Giovedì 2 Maggio 2024
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Trovare casella di posta elettronica certificata dei pubblici Uffici

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Indice Pubbliche Amministrazioni

Pochi sanno che per conoscere le caselle di posta elettronica certificata dei pubblici Uffici è semplicisso. Infatti, a seguito dell'emanazione del Decreto Legge 18 Ottobre 2012, n. 179, convertito nella Legge 17 dicembre 2012, n. 221, sono stati disciplinati gli indirizzi di posta certificata che,

grazie alla nuova Legge, sono stati diversificati in tre categorie di soggetti con indirizzi PEC (Posta Elettronica Certificata) ad hoc.

Per le Pubblica Amministrazione e Gestori di pubblici servizi la riforma, l'art.57-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale, ha istituito l'Indice degli indirizzi della pubblica amministrazione e dei gestori di pubblici servizi, con gestione dei dati a cura dell'Agenzia per l'Italia Digitale, a cui possono rivolgersi i cittadini e i soggetti che svolgono funzioni pubbliche. Se volete consultare l'elenco dei Pubblici gestori potete andare qui.

Per le imprese e professionisti il Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi del D.L. 179/2012, esiste l’Indice nazionale degli indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti (INI-PEC), dove possono essere travati tutti gli indirizzi di PEC delle Imprese e dei Professionisti presenti sul territorio nazionale. Le informazioni contenute provengono dagli elenchi di indirizzi PEC costituiti presso il registro delle imprese e gli ordini o collegi professionali. L’INI-PEC è realizzato in forma aperta con accesso libero, gratuito e senza autenticazione da parte dell'utente. Se volete consultare l'elenco delle imprese munite di PEC cliccate qui.

Per i privati Cittadini, l’art. 3-bis del CAD, prevede la possibilità che il cittadino possa comunicare in via esclusiva con la PA (Publica Amministrazione) attraverso il canale telematico. La comunicazione tra il cittadino e la pubblica amministrazione dovrà avvenire a mezzo PEC per entrambi i soggetti. L'indirizzo PEC del cittadino, in questo caso, sarà considerato domicilio digitale e verrà inserito nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (che dovrà essere realizzato entro il 31 dicembre 2014), e reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori o esercenti di pubblici servizi.
In sostanza, se volete sfruttare la PEC dovete sapere che la comunicazione tra caselle di Posta Elettronica Certificata fornisce al mittente la prova legale dell'invio e della consegna di documenti informatici. Il mittente, tramite web o posta elettronica, invia un messaggio dal proprio account di posta certificata e ottiene una ricevuta di accettazione dal proprio Gestore. Per ogni Destinatario del messaggio si otterrà una ricevuta di avvenuta consegna.

Solamente se le caselle del Mittente e del Destinatario  sono  entrambe caselle di posta elettronica certificata, la trasmissione dei messaggi avrà valore legale (praticamente e come se inviate una raccomandata con ricevuta di ritorno).

La Posta Elettronica Certificata garantisce elevato livello di sicurezza sulla documentazione scambiata e vi permette di dare valore legale alla trasmissione, come sancito dalla normativa vigente (Codice dell’Amministrazione Digitale Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82). La PEC può aggiungere inoltre la certificazione del contenuto del messaggio solo in combinazione con un certificato digitale. La PEC non certifica l'identità del mittente, né trasforma il messaggio in "documento informatico", se il mittente omette di usare la propria firma digitale.

NB. La trasmissione di una mail da un indirizzo normale ed una PEC non ha nessun valore Legale. Inoltre, in funzione delle impostazioni del destinatario gli eventuali allegati verranno eliminati in automatico e quindi anche se vedessero la mail, ripeto senza alcun valore Legale, non riceverebbero comunque alcun allegato.
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